In Francia la legge "anti-sprechi" blocca la distribuzione dell'invenduto

In Francia la ‘legge anti-sprechi’ blocca la distruzione dell’invenduto

La Francia dice no agli sprechi. Il Senato francese ha infatti approvato la ‘Loi Anti Gaspillage’, ovvero la legge anti-sprechi, come la chiamano in Francia, così da favorire un’economia circolare. Nello specifico, la legge, presentata il 24 settembre in prima lettura, si focalizza su quattro punti fondamentali che spaziano dal fermare gli sprechi per preservare le risorse, alla mobilitazione degli industriali per sviluppare nuovi metodi di produzione, dall’informare i cittadini così da farli consumare meglio fino alla raccolta dei rifiuti. In questo senso, pertanto, la legge proibisce la distruzione dei prodotti invenduti, i quali dovranno essere riutilizzati o riciclati.

La legge sarà poi esaminata dall’Assemblée nationale e approvata entro fine anno. 

Tra le ‘vittime’ della Loi Anti Gaspillage compare anche la moda. Come riporta il documento ‘Loi anti-gaspillage pour une économie circulaire’, infatti, il divieto coinvolge anche i prodotti tessili, i quali, si legge, vengono distrutti ogni anno in Francia nell’ordine tra le 10.000 – 20.000 tonnellate. Pertanto il divieto di eliminazione va a rivolgersi anche a produttori, distributori e piattaforme online, anche appartenenti al settore del lusso.

Il mondo della moda, negli ultimi anni, ha fatto parecchio discutere per via della pratica diffusa di distruggere l’invenduto. Tra i casi più eclatanti c’è quello di Burberry che aveva reso noto di aver fisicamente distrutto prodotti finiti per un valore di 28,6 milioni di sterline (oltre 32 milioni di euro) nel 2018. Una pratica su cui, poi, ha però deciso di intervenire con strategie alternative.